Buongiorno Lars, sei il nuovo partner in franchising di IrisGalerie Scandinavia, complimenti!
Potresti parlarci un po’ di te e del tuo percorso professionale prima di diventare master franchisee e CEO di tutta la Scandinavia?
Certamente! La mia carriera è iniziata da BoConcept in Germania, dove sono rimasto per più di dodici anni. Ho cominciato nel reparto vendite e pian piano sono salito di livello. Dopo tre anni in Germania sono stato trasferito nella sede in Danimarca, dove ho avuto l’occasione di specializzarmi nell’ambito commerciale, lavorando nei vari dipartimenti dell’azienda.
Grazie al “Talento Program” partecipato ad alcuni progetti di task force molto interessanti, come la gestione dell’apertura di nuovi negozi e i programmi di sviluppo. All’epoca ero responsabile dell’espansione e ho aperto nuovi negozi in tutto il mondo, ho viaggiato molto. Ho trascorso un po’ di tempo a Parigi, dove ho lavorato a stretto contatto con il franchisee locale e l’ho aiutato ad espandersi passando da due a cinque negozi in un anno.
Sono stato anche negli Stati Uniti, dove ho partecipato a un importante progetto che riguardava grandi cambiamenti strutturali e lo sviluppo dei processi di reporting, logistica e ordinazione.
Poi ho lavorato per Hilting Anders (principalmente B2B), e Jensons Meds, dove sono diventato Retail Manager.
È in quel momento che sono stato contattato da Brian Hedelund Nielsen, un investitore danese che mi ha proposto di unirmi a lui in un’avventura completamente diversa: portare IrisGalerie nei paesi scandinavi!
Cosa ti ha motivato a investire in questo franchising?
Nonostante i vari concorrenti sul mercato, ho potuto constatare molto rapidamente che Iris Galerie è il concept e il marchio più strutturato. Ovviamente ho anche analizzato nei minimi dettagli il modello di business e questo mi ha sicuramente aiutato a investire serenamente. Iris Galerie è una start-up entusiasmante e hanno tutte le carte in regola per svilupparsi rapidamente. Siamo sulla stessa linea d’onda.
Perché hai creduto che Iris Galerie, un marchio francese, avrebbe potuto funzionare nei paesi scandinavi?
Per me è stato un mix tra il vedere come le persone avrebbero reagito al marchio e la mia fiducia nei confronti del modello di business. In tutta onestà, avendo trascorso tutta la mia carriera nel settore dell’arredamento, quando Brian mi ha contattato non ero alla ricerca di nuove opportunità. Sono entrato a far parte dell’azienda poco prima che aprissero la loro nuova galleria a Copenaghen e durante i miei primi tre mesi lì ho visto un’incredibile reazione da parte dei clienti nei confronti del prodotto.
Molte persone, soprattutto i turisti, facevano la fila per scoprirlo. Devo ammettere che è stato molto interessante vedere un così grande interesse e attrazione per il marchio. La gente veniva in galleria e diceva di averne sentito parlare su TikTok, stava diventando virale. Era tutto nuovo ed entusiasmante per me.
Certo, abbiamo il vantaggio di essere i primi a lanciarci in paesi come la pensola Scandinavia, quindi ci consideriamo un po’ i pionieri in questo ambito!
Hai già aperto tre negozi. Puoi parlarci dei tuoi piani per il 2023?
Abbiamo un piano molto aggressivo per espanderci rapidamente prima che altri concorrenti entrino nel mercato. Abbiamo in programma di aprire gallerie in Danimarca, Svezia, Norvegia e Andorra (dove si trova uno dei nostri investitori). Il nostro obiettivo è aprire nelle zone frequentate dai turisti delle più grandi città e in primavera, prima della stagione estiva, quando possiamo iniziare a capitalizzare il turismo stagionale.
La nostra prima galleria scandinava è stata aperta a Copenaghen e siamo particolarmente entusiasti all’idea di espanderci nei Giardini di Tivoli. Avevamo un negozio effimero là ma, visto l’incredibile successo, siamo stati invitati dal parco ad allestire una galleria permanente. È un grande onore!
Consiglieresti ad altri di diventare partner in franchising di IrisGalerie?
Sì, certo, ci sono tantissimi vantaggi. È un’azienda giovane e dinamica costruita su un’estetica visiva di alta qualità e un marchio forte. Direi che per aprire un franchising IrisGalerie è importante avere una certa conoscenza della vendita al dettaglio e garantire un’esperienza cliente all’altezza delle aspettative.
Il team dirigenziale è agile e reattivo ed è veramente piacevole lavorare con loro. Quando riceviamo delle richieste da parte dei clienti, non è come in alcune aziende più grandi in cui spesso ricevi un “no” secco dalla sede centrale. IrisGalerie è pronta a provare cose nuove e ad accogliere le mie proposte, ed è fantastico.
Ci tengono a conoscere il nostro punto di vista e sapere cosa ne pensiamo per vedere come aiutarci reciprocamente e far crescere il marchio insieme. Evidentemente tutto ciò rischia di cambiare con il tempo, quando l’azienda avrà raggiunto determinate dimensioni e tutto sarà più fisso. Per questo è il momento perfetto per coloro che apprezzano l’autonomia e avere voce in capitolo sul modo in cui la start-up si sviluppa.
Che consiglio daresti a chi sta pensando di investire in un franchising?
Ovviamente si devono fare i calcoli per accertarsi di credere nel business case. Consiglierei di incontrare le persone giuste, scoprire il marchio e il suo concetto di persona. È importante credere nel suo potenziale. E questo vale per qualsiasi franchising, se non sei appassionato o non credi nel prodotto fin dall’inizio, allora non funzionerà.
Ci tengo ad aggiungere che non si deve sottovalutare l’aspetto umano. All’inizio avevo l’impressione che, dato che il prodotto era nuovo, visivo e innovativo, l’aspetto umano fosse secondario.
In realtà è tutta una questione di connessione tra il team in galleria, l’atteggiamento nei confronti del pubblico e la creazione di un’esperienza positiva. È tutto ciò a generare le vendite. Ovviamente anche l’ubicazione strategica ha la sua importanza, ma le persone lo sono ancora più.
Come fai a trovare le persone migliori per lavorare nelle tue gallerie?
Siamo un marchio visivo. Assumiamo facilmente grazie ai social media, soprattutto Instagram. Inizialmente è stato un po’ difficile trovare le persone giuste perché eravamo un marchio nuovo, ma una volta sviluppata la nostra presenza a Copenaghen è stato molto più facile assumere. Le persone possono vedere immediatamente la qualità premium del prodotto, vivere l’esperienza ed apprezzare l’atmosfera che regna in negozio ed è tutto ciò a rendere particolarmente interessante lavorare con noi.
Grazie Lars e in bocca al lupo per la prossima apertura che hai in programma a Copenhagen nei prossimi giorni!
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